ALLENAMENTO COORDINATIVO

La coordinazione è la base del successo nel calcio!

È impossibile negare il valore della coordinazione nel calcio. La coordinazione permette al calciatore di essere più efficiente, di muoversi con maggiore eleganza, avere maggiore controllo dei movimenti, eseguire i gesti motori con il minor dispendio energetico, essere più preciso in tutte le gestualità tecniche, apprendere più velocemente le abilità motorie fondamentali per eccellere nel gioco del calcio.

In questa lezione ti aiuterò a trovare le strategie giuste per diventare più coordinato, essere più economico nei movimenti, ed essere più veloce nelle tue scelte ed intelligente sul campo.

Nello specifico capirai:

  • Cosa sono le capacità coordinative e perchè sono così importanti?
  • Quale funzione hanno nel calcio?
  • Che tipo di coordinazione nel calcio?
  • Coordinazione e Sistema nervosa?
  • Come allenare le capacità coordinative?
  • Consigli per genitori, allenatori, preparatori motori, ragazzi.

CHE COSA SONO LE CAPACITÀ COORDINATIVE E PERCHÈ SONO COSI IMPORTANTI?

Prima di capire come allenare le capacità coordinative nel calcio devi assolutamente sapere 4 cose.

  • Le capacità coordinative e gli schemi motori di base sono le fondamenta della casa
  • Maggiore è la coordinazione, miglore è la tecnica
  • Sviluppo nelle fasi sensibili = Futuro successo
  • Le capacità coordinative e i ragazzi di oggi

 

QUALI FUNZIONI HANNO LE CAPACITÀ COORDINATIVE NEL CALCIO?

Le capacità coordinative hanno 2 funzioni fondamentali:

  • perfezionamento e acquisizione dei movimenti nelle varie fasi di apprendimento motorio
  • adattamento alle varie situazioni e perturbazioni del contesto esterno

Il calcio è un attività open skill dove le abilità tecniche sono fortemente condizionate dalle variabili della situazione. A differenza delle attività closed skills in cui l’ambiente è stabile e la prestazione è legata ad automatismi motori, nel calcio le situazioni non sono mai uguali, il contesto è continuamente variabile e il calciatore deve adattarsi alle varie situazioni e improvvise perturbazioni dettate dal contesto esterno, eseguendo movimenti molteplici e variegati. Deve dunque essere in grado di leggere, percepire, elaborare le situazioni, anticipare le risposte e prendere le giuste decisioni sviluppando i processi cognitivi fondamentali per eccellere nel calcio.  Per questo motivo è importante che il calciatore si sappia muovere in tutti i modi possibili e in maniera precisa, ma sopratutto è importante che faccia la cosa giusta al momento giusto. Un giocatore può essere in possesso di buoni modelli di movimento ma se non esegue la giusta azione al momento giusto diventa un giocatore quasi inutile. Il Timing legato al contesto situazionale è un aspetto coordinativo importantissimo nell’acquisizione e apprendimento delle abilità calcistiche, che deve includere un elemento fondamentale: la presenza dell’avversario.

Essere coordinato non significa soltanto muoversi bene tra gli ostacoli, oppure eseguire in maniera corretta il cambio di direzione, oppure essere coordinato nell’eseguire una seguenza di movimenti alla scaletta (speed ladder). Essere coordinati significa anche adattarsi alle situazioni, reagire velocemente durante il gioco, muoversi in anticipo rispetto agli avversari, sapersi orientare nello spazio e nel tempo, leggere con intelligenza le azioni di gioco, dominare e risolvere situazioni che richiedono un esecuzione motoria finalizzata a uno scopo.

In sintesi, le capacità coordinative dipendono dai processi cognitivi e sono una manifestazione esterna delle funzioni del sistema nervoso centrale. 

CHE TIPO DI COORDINAZIONE NEL CALCIO?

È sufficiente allenare le capacità coordinative in maniera generale e isolata indipendetemente dallo sport oppure è necessario una coordinazione più specifica?

Ad esempio, la capacità di reazione di un calciatore è la stessa di un centometrista?

Esistono due tipi di capacità di reazioni:

  • La reazione semplice - una reazione ad un segnale conosciuto con un programma di movimento già automatizzato;
  • La reazione complessa – atto motorio che segue uno stimolo non conosciuto che richiede scelta tra risposte diverse.

Mentre la reazione di un centometrista allo sparo dello starter è indubbiamente di tipo semplice, quella di un calciatore è complessa essendo come abbiamo detto prima il calcio uno sport open skills, in cui ci sono molteplici stimoli e il calciatore deve analizzarli e scegliere una tra più soluzioni.

Per questo motivo essendo la coordinazione presente in qualsiasi movimento, è opportuno diversificare le capacità coordinative specifiche di ogni sport.  Questo è il motivo per qui le capacià coordinative non andrebbero allenate in maniera isolata dallo sport praticato.

Gli allenatori dovrebbero ricordare che l’allenamento della coordinazione non è una ripetizione monotona dei movimenti, ma un attività in cui i movimenti variano a seconda degli scop

 

QUALI SONO LE CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI PIÙ UTILIZZATE NEL CALCIO?

Durante l’espressione di un’abilità tecnica nelle situazioni di gioco intervengono più di una capacità coordinativa speciale. Esiste un rapporto di stretta connessione tra le componenti coordinative e le abilità tecniche.

Ci sono alcune capacità coordinative fondamentali nell’espressione delle competenze tecnico-tattiche del calciatore:

Orientamento spazio-tempo

  • Capacità di definire e variare la posizione e i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo in riferimento alle situazioni.
  • Esempio: Valutazione delle traiettorie e velocità della palla, variazione della velocità di spostamento dei compagni e degli avversari

Equilibrio

  • Capacità di mantenere tutto il corpo, sia in fase statica che dinamica in condizioni di stabilità in risposta alle perturbazioni e il disequilibrio determinato dalle situazioni di gioco
  • Esempio: colpo di testa, contrasti, tiri in porta

Differenziazione motoria

  • Capacità di dosare la forza muscolare a seconda dell’esigenza motoria
  • Esempio: calciare la palla dosando la forza per trasmetterla a una determinata distanze

Adattamento e Trasformazione motoria  

  • Capacità che permette, in base a cambiamenti della situazione che sono stati percepiti o previsti mentre si sta eseguendo un azione, di adattarne il programma alle nuove circostanze
  • Esempio: 1 vs 1, adattarsi ai rimbalsi o deviazioni anomali della palla, variazione del programma motorio in relazione alle iniziative dei compagni e degli avversari

Capacità di reazione

  • Capacità di eseguire un azione motoria in relazione agli stimoli (nel calcio, prevalentemente visivi) dell’ambiente
  • Esempio: eseguire un passaggio in relazione a un movimento di smarcamento del compagno; reazione alla finta dell’avversario

Ritmo

  • Capacità di dare un ordine cronologico specifico a un gesto motorio
  • Esempio: variazione di ritmo dei movimenti a seconda delle situazioni

Anticipazione motoria

  • Capacità che consente al sogetto di prevedere l’andamento e gli esiti di una azione e di conseguenza programmare i propri compiti motori
  • Esempio: lettura del gioco, lettura della situazione, visione di gioco. 

COME ALLENARE LE CAPACITÀ COORDINATIVE?

Per migliorare le capacità coordinative nell’attività di base (6-12 anni) è opportuno seguire 7 regole fondamentali: 

VARIETÀ: specialmente nelle fasi di avviamento in cui è importante ampliare la motricità generale del giovane con un’attività ricca di stimoli sempre nuovi e fantasiosi è fondamentale il principio della varietà dei contenuti e dei metodi. Solo attraverso il principio della variazione e della combinazione continua dei metodi e dei contenuti dell’allenamento, si può raggiungere un elevato sviluppo delle capacità coordinative.

Quali sono i parametri sui quali possiamo variare i mezzi di allenamento?

  • Variazione dell’esecuzione di movimento. Esempio condurre la palla in modalità diverse utilizzando varie parti del piede (interno-esterno- destro,sinistro ecc.) Variazione delle condizioni esterne (attrezzi superifici, palloni di diverso peso e dimensioni)
  • Variazione della dinamica del movimento (lento o veloce) Variazione delle regole (1 tocco, 2 tocchi, tocco libero ecc.)
  • Variazione della struttura spaziale ( forme e dimensioni diverse)
  • Combinazione di abilità motorie (conduzione + passaggio + ricezione +tiro)
  • Esercitazione sotto pressione temporale (avversario che insegue, fare maggior numero di gol in un dato tempo ecc.)
  • Variazione della presa di informazione (occhi chiusi, occhi aperti, da diverse posizioni ecc.)
  • Esercizi dopo affaticamento

Questo VIDEO mostra degli esempi di variazione degli esercizi nell’allenamento delle capacità coordinative 

MULTILATERALITÀ: al contrario di unilateralità, la multilateralità è il principio secondo il quale le attività fisiche non devono limitarsi alle caratteristiche presenti in un solo specifico sport, ma allo scopo di miglorare la motricità generale devono utilizzare gesti e azioni di altre discipline. Questo significa che nei bambini al di sotto dei 10 anni non bisognerebbe ricercare una specializzazione precoce verso lo sport praticato ma un’attività polisportiva che arricchisca le esperienze del bambino. Proporre esercizi generali e giochi di altre discipline sportive.

POLIVALENZA: significa che le attività devono essere adattate in maniera tale da interessare le diverse aree di sviluppo della personalità del bambino: emotiva, cognitive, socio-relazionale e motoria. Collegato a tale principio vi è il metodo di allenamento integrato secondo il quale in uno stesso esercizio devono essere presenti aspetti tecnici, tattici, fisici.  Si deve dunque tenere conto che i presupposti condizionali, coordinativi della prestazione, la tecnica dei movimenti e la tattica si condizionano a vicenda e quindi debbono essere sempre sviluppati in sintonia tra di loro. Questa teoria supera il concetto di allenamento che considera le varie componenti in maniera separata tra loro. L’approccio sistemico è proprio dei nuovi orientamenti metodologici che pongono l’accento sulla necessità di sollecitare quanto più possibile contemporaneamente, “in parallelo”, tutte le componenti della prestazione: fisiche, tattico-tecniche, psicologiche e sociali, ottimizzandone le interazioni

PROPORRE IL GIOCO FONTE DI AUTONOMIA, CREATIVITÀ E DIVERTIMENTO: allenare le capacità coordinative attraverso giochi e situazioni in cui il ragazzo deve ragionare e risolvere dei problemi motori. In questo modo andiamo da un lato a sviluppare I processi cognitivi di percezione, elaborazione, anticipazione, decisione e dall’altro facendolo divertire andiamo a pore l’attenzione anche sulle motivazioni e sul fattore emozionale  dell’apprendimento. Il contenuto emozionale delle situazioni che percepiamo attiva il sitema limbico, la cui attivazione accelera le facilitazioni tra sinapsi. Questo spiega il fatto per cui si apprende più facilmente una cosa divertente piuttosto che una cosa noiosa ecc. Evitare specialmente nei bambini la ripetizione meccanica del gesto non finalizzata a uno scopo, questo approccio può risultare noioso e alla lunga è meno efficace del metodo basato sul problem solving. Possono esistere tuttavia delle particolari condizioni iniziali di apprendimento dove l’insegnamento delle abilità motorie può avvenire legata alla ripetizione di schemi di movimento qualora il bambino abbia un’esecuzione tecnica del gesto troppo approssimativa.

UTILIZZO E CONTATTO CON LA PALLA: Sappiamo benissimo che il tempo che si passa a contatto con la palla è la chiave del successo nell’apprendimento al gioco del calcio. Per questo motivo bisogna cercare di dare priorità a esercizi che includono l’utilizzo della palla, senza comunque trascurare l’importanza dell’insegnamento della tecnica dei movimenti e degli schemi motori che vengono eseguiti senza utilizzo della palla (correre, saltare, rotolare ecc.)

In questo VIDEO viene mostrata una progressione di esercizi di dominio palla con utilizzo della scaletta. 

GIOCARE IN SPAZI RISTRETTI E NUMERO DI GIOCATORI RIDOTTO:

È stato dimostrato in uno studio che un bambino che gioca a calcio a 5 dall’età di 6 anni fino a 11 anni, è al contatto con la palla 6 volte al minuto in più di uno che gioca solo a calcio. È stato visto che in paesi dove I bambini praticano di più il calcio a 5 vengono fuori più talenti (Spagna, Argentina, Brasile). Proporre situazioni di gioco che vadano dall’1v1 al 5v5 variando sempre regole, dimensioni del campo e numero di giocatori (inserire anche situazioni di superiorità o inferiorità numerica)

SEGUIRE UNA PROGRESSIONE CON CONTENUTI CHE VADANO DAL GENERALE ALLO SPECIFICO.

Nel momento in cui il calciatore diventa più esperto e migliora le proprie abilità, la proporzione di attività a carattere specifico deve aumentare. È importante l’alternanza tra eserczi di coordinazione generale seguiti da esercizi più specifici in cui il calciatore allena le competenze tecnico-tattiche individuali (tiro in porta, passaggio, ricezione, dirbbling, smarcamento, duello difensivo ecc.) sotto varie condizioni di difficoltà. Ad esempio combinare gesto tecnico dove si ha padronanza con un’altra abilità motoria o in una differente situazione.

Per quanto riguarda l’allenamento delle capacità coordinative ho suddiviso I mezzi allenanti in base a 4 parametri: precisione – rapidità – complessità -  grado di variabilità situazionale seguendo una progressione di contenuti che va dal generale allo specifico.

COME MIGLIORARE LA COORDINAZIONE E LA RAPIDITÀ CON E SENZA PALLA

CONSIGLI PER MIGLIORARE COORDINAZIONE E RAPIDITÀ SENZA LA PALLA   

Fattori fisiologici e periodo ottimale di allenamento:

  • 8-10 anni – maturazione corteccia cerebrale, maggiore allenabilità della rapidità, della frequenza dei passi e della capacità di reazione
  • Indicazioni metodologiche:
  • Line drills
  • Speed ladders
  • Reazione semplice (sfide, staffette o prove cronometrate)
  • Cambi di direzione
  • Circuiti

GUARDA IL VIDEO CHE TI SPIEGHERÀ COME MIGLIORARE LA RAPIDITÀ DEI PIEDI

 

CONSIGLI PER MIGLIORARE COORDINAZIONE E RAPIDITÀ CON LA PALLA   

Fattori fisiologici e periodo ottimale di allenamento

  • 10-13 anni – maturazione definitiva della corteccia cerebrale; alta eccitabilità e plasticità del snc, periodo di massimo apprendimento dei movimenti complessi e delle abilità tecniche (affinamento e perfezionamento delle gestualità tecniche, engrammi motori)
  • Indicazioni metodologiche:
  • Gli esercizi di coordinazione generale devono essere seguiti da esercizi di coordinazione specifica con la palla (aumento della complessità dei compiti)
  • Combinazione compiti motori + abilità tecniche (guida e controllo della palla, tiro in porta, dribbling, passaggio, ricezione, ecc)
  • Movimenti con la palla in relazione alla velocità di uno o più compagni (orientamento spazio – tempo e differenziazione)

GUARDA IL VIDEO CHE TI SPIEGHERÀ COME MIGLIORARE RAPIDITÀ TECNICA E REATTIVITÀ

 

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